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È ormai da qualche anno che si parla dell’allulosio e stevia come dolcificanti, anche per via dell’attesa del loro riconoscimento – e quindi della sua utilizzabilità – nel territorio dell’Unione Europea. Oggi parliamo dell’allulosio, questo nuovo dolcificante già ampiamente utilizzato in altre aree del mondo sta sollevando davvero una notevole attenzione. Ma siamo sicuri di sapere tutto sull’allulosio?

Se anche voi siete curiosi e volete qualche informazione in più, in questo articolo abbiamo preparato una piccola guida a tutto ciò che c’è da sapere sullo “zucchero raro”. Pronti? Cominciamo!

Che cos’è l’allulosio

L’allulosio è uno zucchero naturale, composto da una sola molecola (monosaccaride) che si trova in alcuni alimenti come il grano, i fichi e l’uvetta. Condivide la formula chimica del fruttosio, ma le molecole sono “organizzate” in modo diverso. Perché questa informazione è importante? Perché è proprio questa diversa organizzazione che fa sì che il corpo umano non utilizzi l’allulosio come riserva di energia. Viene assorbito nel sangue come tutti gli alimenti, ma non va ad incidere sul metabolismo. Inoltre, non aumenta i livelli di zucchero nel sangue, né incide sull’insulina.

Riduce al minimo i problemi digestivi come la produzione di gas e i gonfiori addominali, in quanto resiste alla fermentazione dei batteri intestinali. Ma c’è di più, perché fornisce un decimo delle calorie dello zucchero da tavola (in media, 0.3 calorie per grammo). Il tutto con un sapore e una consistenza assolutamente simili allo zucchero comune.

allulosio

Nei prossimi paragrafi, approfondiremo i benefici di questo alimento, studiando meglio come, impiegato sulle nostre tavole, potrebbe rivelarsi utile.

I benefici dell’allulosio

1) Meno zucchero nel sangue

Gli studi condotti finora hanno dimostrato che l’assunzione di allulosio riduce il livello di zuccheri nel sangue. Questo, come conseguenza, implica un’aumentata sensibilità all’insulina, e quindi una protezione del pancreas che è responsabile della sua produzione.

Un altro effetto è quello di diminuire il rischio di diabete di tipo 2, e una riduzione del grasso addominale, che dipende proprio dall’assunzione di zuccheri. Si tratta di effetti che, se verranno confermati, attribuirebbero all’allulosio un ruolo importante nella prevenzione del diabete e del prediabete.

2) Una perdita di peso “mirata”

Nel nostro corpo esiste un tipo di grasso particolarmente dannoso, chiamato grasso viscerale. Si tratta dello strato adiposo che si crea nella zona addominale, vicino quindi ai nostri organi interni, e che è collegato a diverse patologie, incluse quelle cardiache. Rispetto non solo al comune zucchero da tavola, ma anche ad altri dolcificanti come l’eritrolo – che non ha calorie e non aumenta i livelli di zucchero nel sangue o di insulina – l’allulosio si è dimostrato più efficace non solo perchè non si deposita nell’organismo come grasso addominale, ma addirittura lo riduce. Il consumo di allulosio, infatti, tende a far consumare più calorie e grassi rispetto a chi utilizza altri tipi di dolcificanti.

3) I benefici per il fegato

Così come per il grasso addominale, l’allulosio ha dimostrato di provocare un minore accumulo di grasso nel fegato. Così incide su una condizione, la steatosi epatica (il cosiddetto fegato grasso) che è collegata al diabete di tipo 2 e all’insulino resistenza.

Peraltro, a questo effetto si è collegato un effetto di protezione rispetto alla perdita muscolare. I soggetti a dieta che utilizzano l’allulosio perdono grasso nel fegato e sull’addome, ma non perdono massa magra.

L’allulosio è sicuro?

Gli studi che sono stati condotti finora si trovano ancora a uno stato embrionale. Pertanto è ragionevole che le persone si chiedano se l’allulosio sia un dolcificante sicuro. Tuttavia, sin da ora sembra possibile dare una risposta affermativa a questa domanda. Infatti finora non sono state dimostrate tossicità. Non si rilevano effetti collaterali diversi da quelli che si hanno utilizzando il comune zucchero o altri dolcificanti.

Ciò sembra trovare conferma anche nella circostanza che l’allulosio è un elemento naturale presente in alimenti che consumiamo abitualmente. Se, infatti, l’uvetta non è un prodotto di uso quotidiano, lo è sicuramente il grano, che non si è mai dimostrato nocivo per la salute delle persone.

In conclusione: perché l’allulosio potrebbe rivelarsi un utile alleato in cucina

allulosio

Ad oggi l’allulosio è ancora in via di approvazione. Non è, quindi, disponibile sulle nostre tavole (lo è però sia in America che in Asia). Tuttavia, è ragionevole prevedere che questa approvazione non tarderà ad arrivare. E quando sarà possibile utilizzarlo, varrà la pena farlo?

La risposta è: decisamente sì!

Con lo stesso sapore e lo stesso potere dolcificante dello zucchero da cucina, l’allulosio implica un apporto di calorie decisamente più basso, e una minore incidenza in punto di effetti nocivi. Per chi è a dieta, ma anche per chi semplicemente segue uno stile di vita sano, si tratta di una soluzione ottimale per perdere peso e per proteggersi da numerose patologie. Il tutto senza rinunciare ai piaceri del palato: decisamente una grande novità!