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Immessa sul mercato 2011, la stevia dolcificante è un additivo alimentare di origine vegetale come l’allulosio che ha un dolcificante fino a 300 volte superiore a quello del saccarosio, ossia del comune zucchero che utilizziamo in cucina. Allo stesso tempo non ha calorie e non incide sul livello glicemico nel sangue, in quanto si comporta come una fibra (non viene cioè metabolizzata, ma smaltita dall’organismo).

Prima ancora che un dolcificante naturale, però, la stevia è una pianta. Una pianta, per la precisione, da cui si ottiene un estratto – un po’ come la canna da zucchero – che può essere utilizzato in cucina. Grazie alle sue proprietà, sia per il sapore che per gli effetti sull’organismo, la stevia è ampiamente utilizzata sia da chi segue diete dimagranti (tipo la keto diet / chetogenica) che dagli sportivi e da chi ha bisogno di tenere sotto controllo la propria salute.

Un altro punto a suo vantaggio è il fatto che sia già ampiamente diffusa in alcune aree del mondo come il Giappone, dove ad esempio la produzione di Cola dolcificata con la stevia – oggi diffusa anche da noi con il nome di Cola Life – era cominciata ben prima che nei paesi occidentali.

Già, perché per quanto riguarda le nostre tavole, sulla diatriba stevia zucchero non abbiamo ancora elementi sufficienti per decidere: conosciamo davvero la stevia? E sappiamo come si usa? Se anche voi siete curiosi di saperne di più, in questo articolo abbiamo riassunto tutto quello che si sa di questo eccezionale dolcificante.

Stevia dolcificante: un po’ di storia

Il suo nome “formale” è stevia rebaudiana, ma in Sudamerica la si conosce meglio come “kaʼa heʼẽ”, una parola che significa “erba dolce”. Questo perché veniva originariamente utilizzata in Paraguay e Brasile per addolcire i cibi – in particolare il mate – ma anche come medicinale. La scienza botanica ufficiale ne fa la conoscenza solo alla fine del 1800, mentre per i primi usi commerciali bisogna attendere l’inizio degli anni Sessanta.

È in questo periodo, infatti, che comincia a diffondersi in Giappone e nei paesi del sud-est asiatico. Qui acquista rapidamente un’ampia popolarità, così come negli Stati Uniti. Lo stesso si può dire per alcune aree come il Nepal e l’India, il cui clima è favorevole alla coltivazione della pianta. La stevia è, infatti, una pianta perenne che non ama il freddo, prediligendo i climi temperati-caldi, e possibilmente umidi. In Paraguay cresce, per fare un esempio, principalmente nelle foreste.

Una piccola curiosità: esistono in realtà oltre cento specie di pianta di stevia, ma solo una di esse ha proprietà dolcificanti.

Le proprietà della pianta di stevia

In botanica, quella che noi conosciamo come dolcificante naturale è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Asteraceae (Compositae). Si caratterizza per le piccole dimensioni. Infatti, di solito non supera il mezzo metro, e le sue foglie hanno forma ellittica e colore verde scuro brillante.

È proprio la foglia a poter essere macerata per ricavarne il dolcificante. Questa infatti contiene 4 sostanze dall’elevato sapore dolciastro: stevioside, rebaudioside A, rebaudioside C, dulcoside A. I primi due presentano addirittura dalle 110 alle 400 volte più potere dolcificante dello zucchero.

Nell’industria alimentare viene processata e ormai arriva nei formati più svariati. Questo ha facilitato la diffusione, rendendola estremamente pratica da utilizzare non solo nell’industria, ma anche nelle comuni cucine. Possiamo infatti trovare la stevia in foglie fresche da macerare a casa oppure in polvere (altamente solubile). Oppure possiamo trovarla in uno sciroppo a base acquosa o alcolica o, ancora, in foglie secche macerate.

Se volete invece sapere se gli alimenti dietetici che state acquistando contengono stevia, quello che dovete fare è cercare la sigla: E960.

Stevia zucchero: perché la stevia è più sana dello zucchero da cucina

Lo abbiamo appena detto: la stevia ha un potere dolcificante che arriva ad essere fino a 400 volte superiore a quello dello zucchero. Ma gli effetti aumentano di 400 volte? No, al contrario, si azzerano. Dove lo zucchero presenta un contenuto calorico che rende necessario fare attenzione al suo uso, la stevia non ha quasi calorie.

Dove lo zucchero si trasforma in glucosio e incide sull’insulina, sul livello di zuccheri nell’insulina, e sulle funzioni pancreatiche, rendendo la vita difficile a chi soffre di diabete, insulino-resistenza e obesità, la stevia non alza i valori glicemici. Al contrario, tende ad abbassare la pressione, ed è dunque indicato per chi soffre di ipertensione. Infine, e questa è decisamente una notizia che rende la stevia ideale per tutti, non produce fermentazione batterica in bocca, quindi, non causa né la placca né la carie.

Ma guardiamo più approfonditamente i suoi valori nutrizionali. Oltre a non presentare le problematiche dello zucchero da cucina, la stevia è anche ricca di acqua, aminoacidi, fibre, zuccheri, lipidi, sali minerali, vitamine del gruppo B, vitamina C, beta carotene . Fornisce, in poche parole, sostanze nutritive decisamente benefiche per l’organismo. Inoltre ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, motivo per cui era utilizzato dai popoli sudamericani anche come medicinale.

Come usare la stevia in cucina

Già, se la stevia è così utile per dolcificare i cibi e fa così bene, se è ideale per chi soffre di alcune patologie e non ha calorie – quindi è perfetta anche per chi è a dieta – possiamo usarla in cucina o dobbiamo limitarci ad acquistare prodotti industriali a base di stevia? Assolutamente possiamo usarla in cucina.

Anzi, è distribuita in tanti comodi formati, sia al naturale che aromatizzata, come la stevia di ALFAPOWER FOOD al sapore di ciliegia.

Gli amanti della buona cucina ne apprezzano anche le qualità come ingrediente. Infatti, i principi attivi si mantengono stabili nel tempo e alle alte temperature, cosa che non accade con i dolcificanti alimentari a formulazione sintetica. Cosa significa questo? Che la stevia può essere utilizzata anche nei prodotti da forno e nelle bevande calde.

Ma quindi, cosa possiamo fare con la stevia? Ecco che arrivano le buone notizie. Con questo dolcificante naturale si possono preparare tutti i tipi di dolci a cui siamo abituati. Dal ciambellone al brownie, dal pan di spagna alla torta al limone, passando per i classici biscotti che mangiamo a colazione. È possibile utilizzarla sia nella versione aromatizzata, per dare un tocco di sapore in più, sia nella versione naturale. In questo secondo caso, è bene prestare attenzione al fatto che la stevia ha un leggero retrogusto di liquerizia, il che ha stimolato la fantasia dei cuochi dilettanti, che hanno modificato le ricette in modo da esaltarne l’aroma naturale.

Insomma, non solo fa bene, ma con la stevia vi divertirete anche a variare le vostre ricette e sperimentare nuovi sapori.

Stevia: polemiche ed effetti collaterali

Prima della sua diffusione in commercio, l’uso della stevia – come del resto accade per moltissimi prodotti – ha sollevato molti dubbi, ed è stato anche oggetto di qualche fake news. Alcuni, infatti, hanno sollevato il problema della sua possibile nocività sulla salute, e in particolare sul fatto che potesse essere cancerogena.

Da dove nasce questa problematica? In verità, oggi possiamo dire che si è trattato a tutti gli effetti di un tentativo di colpire tutti la concorrenza. Esistono, infatti, dolcificanti che si sono rivelati cancerogeni, ma si tratta di prodotti a formulazione sintetica. E allo stesso tempo il mercato dei dolcificanti alimentari, specie se dietetico, alimenta un giro d’affari davvero notevole che le aziende cercano ragionevolmente di proteggere.

Si è trattato in realtà di un bene. Queste polemiche hanno fatto sì che la stevia fosse soggetta a studi davvero ampi e approfonditi, il che è sempre un bene per i consumatori, specie se si tratta di prodotti alimentari. L’esito di questi studi è stato assolutamente positivo. Ciò ha portato all’approvazione da parte delle autorità per la sua immissione sul mercato.

Soprattutto, grazie al grande dibattito di cui la stevia è stata oggetto, oggi possiamo contare sul parere delle autorità di più alto livello, come l’OMS e la FAO, oltre alle autorità sulla sicurezza locali (anche UE) ovviamente.

E gli effetti collaterali?

Come abbiamo già detto, tendenzialmente non ce ne sono. Tuttavia, proprio grazie agli studi di settore, è stato rilevato che la stevia può dare qualche piccola controindicazione in caso di sovradosaggio. In particolare con riferimento all’ipotensione e a fenomeni diarroici. Per questo motivo, si consiglia una dose giornaliera non superiore a 4 mg per kg di peso corporeo (circa sei cucchiaini per un uomo sugli 80 kg). Una dose che peraltro è davvero difficile superare. Infatti, le sue alte proprietà dolcificanti fanno sì che, di stevia, se ne possa usare davvero pochissima.

Basta con il caffè amaro!

Insomma, lo avrete capito, la stevia è davvero l’ideale per tutti quelli che, dovendo controllare il proprio peso o la propria salute, hanno dovuto rinunciare allo zucchero da cucina. E se questo fino a ieri significava stare attenti ai dolci e doversi abituare a bere il caffè amaro, oggi non è più così. Godetevi i piaceri della tavola con la stevia, senza più sacrifici.

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