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Una salsa saporita è in grado di trasformare un banale piatto in una ricetta degna di un re. Per una cena diversa dal solito immaginate di presentare un piatto di portata con del pesce grigliato: banale vero? Allora provate ad arricchirlo con salsa piccante giapponese: ecco che una semplice preparazione diventa una ricetta unica e oltre a farvi fare bella figura, accenderà di sicuro l’appetito dei commensali. 

Ogni tipo di carne, verdura, pesce può essere insaporito dalla salsa piccante tipica del Giappone, per un risultato gustoso e completo. 

Noi oggi vi parleremo proprio di salsa piccante giapponese: poi toccherà a voi combinare pietanze e salsa per creare sempre nuovi contrasti e abbinamenti, aiutandovi con la vostra fantasia in cucina. 

Pronti per stupire? Anche se non siete bravi ai fornelli, per mezzo di questo intruglio orientale dal sapore intenso riuscirete a conquistare anche i palati più difficili e preparare ricette facili ma sorprendenti. 

Il ruolo della salsa in Giappone

salsa piccante giapponese

Nella cucina tipica del Giappone un condimento che non può mancare in tavola è la salsa. Ma qui non rappresenta solo un banale insaporitore, ma è molto più e praticamente diventa quasi l’ingrediente principale di ogni ricetta.

La storia della salsa è lunga secoli e secoli. Già dal XIX secolo ha cominciato il suo percorso nella storia culinaria orientale, ma concentrandosi su una tipologia semplice, molto simile alla salsa di soia ma lievemente diversa nel gusto. Poi, nel tempo, si è specializzata e ha acquisito dei tratti sempre più caratteristici fino a imporsi nel mercato mondiale. 

Del Giappone abbiamo prima imparato a conoscere la salsa tonkatsu, con quel suo colore marroncino e il gusto fruttato, che è parte integrante di molti piatti, dalle tagliatelle saltate alle patatine o allo stufato e la troviamo persino nelle zuppe. 

Poi sono nate molte varianti che hanno conquistato anche l’Occidente, come alcune tipologie di salsa piccante che magari abbiamo già assaggiato nei ristoranti asiatici della nostra zona. 

Anche se rispetto ad altre cucine asiatiche il Giappone tende a non esagerare con la piccantezza, esistono alcuni intrugli che lasciano il segno e non hanno nulla da invidiare ad altri gusti extra intensi come quelli hot spicy della cucina messicana. 

Quanti tipi di salsa piccante giapponesi conoscete?

Facendo un giro turistico per le strade giapponesi non è difficile incontrare cibi conditi con salsa piccante. Ma come riconoscerla?

Diciamo subito che quasi tutti i tipi di salsa sono il risultato di un’abile combinazione di 5 elementi: zucchero, sale, aceto, salsa di soia, e miso, mixati con spezie e aromi per conferirgli quel gusto più o meno piccante.

Proviamo quindi a conoscere le più comuni, che possiamo suddividere in questo elenco:

  • Wasabi
  • Karashi
  • Salsa di soia
  • Teriyaki
  • Ponzu
  • Tsuyu

Solo due di questo elenco sono davvero piccanti e fanno lacrimare anche i palati più resistenti. Ma andiamo con ordine e descriviamo le caratteristiche di ciascun tipo di salsa prima di concentrarci sulle più saporite del Giappone. 

Per chi ama l’agrodolce orientale in tavola…

Vi è mai capitato di sedervi in un ristorante giapponese e trovarvi di fronte un insieme di ciotole con salse variegate? Ebbene, questa è la cultura del luogo, che ama conferire sapore ai suoi piatti arricchendoli con condimenti diversi tra loro. Sushi e sashimi non possono farne a meno ed è opportuno quindi sapere cosa decideremo di usare come salsa per il nostro menù.

La salsa di soia, la più famosa, si ottiene dalla fermentazione dei semi di soia con una parte di grano tostato. Il suo sapore è piuttosto salato, ma non particolarmente piccante. Questa salsa è molto amata in Giappone anche per le proprietà nutritive, soprattutto antiossidanti.

La salsa Ponzu ricorda i sapori agrumati ed è l’ideale per i piatti a base di carne. Viene preparata con una forma di sakè più dolce che si chiama mirin e con l’aceto di riso, fiocchi di kasuobushi e alghe Kombu.

La salsa Teriyaki è prettamente agrodolce in quanto si ottiene dal miscuglio tra semi di soia e zucchero o miele e il sakè. Viene usata in particolar modo per condire piatti a base di pesce ma anche per la carne, in particolare pollo, manzo e agnello.

La Tsuyu è a base di salsa di soia unita a brodo fatto con pesce ed alghe. Viene usata per condire i noodles, ma anche per accompagnare la tempura giapponese.

…e per chi invece preferisce il piccante

Alla ricerca di sapori forti però bisogna scegliere un’altra tipologia di salse, orientandosi più sulla salsa Karashi e sul più noto wasabi.

La prima è una salsa dal sapore molto piccante e pungente. Il gusto infatti è dato dall’aggiunta di wasabi nella sua preparazione. Dato il suo gusto così intenso, spesso si è costretti a diluirlo con altre salse, per renderlo più sopportabile. La salsa Karashi accompagna prevalentemente piatti a base di carne.

Il wasabi, invece, dal gusto davvero molto piccante,  solitamente accompagna sia sushi che sashimi. 

Wasabi, salsa verde dal gusto molto piccante

Il wasabi, o salsa verde per via del suo colore, in Giappone viene anche chiamata “namida” che significa “lacrime”. Il nome non è casuale ma fa riferimento proprio al suo alto grado di piccantezza. Se usata in modo eccessivo infatti può veramente far lacrimare.

Viene realizzata con la radice della pianta wasabi, che appartiene alla famiglia del rafano. Spesso quest’ultimo è il più indicato come sostituto nella realizzazione di questo particolare tipo di salsa. 

Nella tradizione nipponica non è conosciuta solo come salsa piccante sushi, ma si utilizza per moltissimi piatti, tutti diversi: tempura, pesce crudo, carne, verdure, noodles. 

Se volete acquistarla potete scegliere tra due formati: in pasta o in polvere. La prima è quella utilizzata per piatti estremamente pungenti, mentre la polvere ha un sapore meno forte e quindi più adatta a chi non ama il piccante esagerato.

I giapponesi ne fanno un vanto nella propria tradizione culinaria sia per il sapore ma anche per i benefici che conferisce all’organismo. Possiede proprietà antisettiche, digestive e antiossidanti perché ricca di vitamina C. Inoltre, ha pochissime proteine e pochissimi grassi. 

Lo sapevate che aumenta la soglia di sopportazione del dolore? Nella medicina nipponica questo suo lato nascosto è da tempo ampiamente studiato per conoscerne la veridicità  e documentare tale tesi.

Karashi, senape piccante dal Giappone

La salsa karashi è un condimento molto simile alla senape ma con un gusto decisamente più piccante. 

Karashi nasce dall’unione di tre piante: brassica nigra, alba e juncea, dalle quali vengono raccolti i semi che poi rimangono ammollo nell’acqua ad una temperatura di 40 gradi.

Il suo gusto particolarmente speziato è talmente amato dai giapponesi che lo utilizzano persino nei piatti della colazione! Ma per chi non vuole osare tanto si può utilizzare semplicemente per condire piatti dalla carne al pesce, senza dimenticare ovviamente sushi e sashimi. E poi è ottimo anche per condire le verdure, soprattutto le melanzane.

In alcuni piatti tipici è quella chicca che li rende unici e fortemente aromatizzati, come nel piatto di soia fermentato detto natto o nello stufato giapponese detto Oden.

Alcune ricette con salsa piccante giapponese

Nei ristoranti o nelle steak house di Tokyo e dintorni la salsa piccante è un must che non manca mai. 

Ecco dunque alcune ricette tipiche che potreste trovare arricchite da questo pungente condimento orientale.

Se vi piace la carne dovete provare lo stufato di manzo, maiale e pollo. Qui si preferisce chiamarlo curry giapponese e ha come ingrediente segreto proprio una salsina dal gusto piccante che lo rende molto saporito. Però sappiamo bene che non tutti reggono bene i sapori forti e per loro è prevista una variante meno speziata. Basta solo avvisare per tempo lo chef al momento dell’ordinazione!

Vi piacciono le uova di pesce? Se è un piatto che gradite dovete provare le uova di merluzzo con salsa di Karashi. Gradevolmente saporito ma anche decisamente piccante.

I giapponesi sono particolarmente creativi in cucina e assaggiando un loro piatto di certo le aspettative non verranno deluse in fatto di gusto e sapore esotico. 

Salse piccanti a confronto

Paese che vai, usanza che trovi“: questo famoso detto antico vale anche per la tradizione culinaria e, nel nostro caso, per la salsa piccante. 

Ognuno la prepara a suo piacere, con spezie diverse, peperoncini differenti e ingredienti combinati tra loro. Difficile dire quale sia la più buona dal momento che i gusti non si assomigliano tra loro, ma di certo si può fare una sorta di classifica per individuare la più piccante.

Vince di sicuro la salsa piccante messicana, che nel mondo è famosa per essere uno dei sapori più pungenti che troverete in giro. Nella sua variante Habanero riesce proprio a farvi piangere!

La salsa cinese, al pari di quella giapponese, è piccante solo in alcune delle sue varianti. Con il suo gusto agrodolce però ci sentiamo di metterla al terzo posto in questo podio che premia la piccantezza più hot.

E voi, quale preferite? 

Se però proprio non amate il gusto piccante non abbiate timore di dirlo: in Giappone c’è un termine tipico che dovete proprio imparare per non cadere preda della cucina piccante: Geki Kara. Significa “extra piccante” e se lo vedete scritto nel menù state alla larga da quei piatti perché non riuscirete proprio a mangiarli!