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Gli shirataki noodles, o spaghetti di konjac, sono un alimento davvero unico, povero di calorie e dalle alte proprietà sazianti. Si tratta di un tipo di pasta ricca di glucomannano, una particolare fibra che ha anche un rilevante impatto positivo sulla salute, in particolare per ciò che riguarda la perdita di peso e i benefici ad essa correlati.

Già, ma conosciamo davvero la pasta shirataki? In questo articolo vi diremo tutto ciò che sappiamo, inclusi consigli sui migliori marchi, e qualche idea per cucinarli. Insomma, non vi resta che mettervi comodi e continuare a leggere!

Cosa sono i konjac shirataki?

Gli shirataki noodles sono noodles lunghi e di colore bianchi, spesso chiamati anche noodles miracolosi o spaghetti di konjac. Sono prodotti dal glucomannano, un tipo di fibra che viene dalla radice della pianta di konjac, di qui il nome. Il konjac cresce in Giappone, Cina e nel sudest asiatico. Contiene carboidrati altamente digeribili, che vengono però dalla maggior parte dalla fibra del glucomannano.

La parola shirataki, in lingua giapponese, significa cascata, ed è stata attribuita a questi noodles in ragione del loro aspetto traslucido, il quale a sua volta dipende dalla composizione: farina di glucomannano, acqua e acqua di lime che li aiuta a mantenere la forma.

Per cucinarli, vengono lavorati o in spaghetti o in piccoli pezzettini che hanno l’aspetto del riso. Una delle loro proprietà più apprezzate è l’alto contenuto di acqua: ben il 97%, mentre la fibra è solo il 3%. Anche per questa ragione, oltre al fatto che non contengono carboidrati digeribili, sono davvero poveri di calorie (salvo che non si scelga la variante addizionata con tofu).

Le fibre contenute negli shirataki noodles

Il glucomannano è un tipo di fibra solubile altamente vischiosa, che assorbendo acqua si trasforma in un gel. La sua caratteristica principale, che si nota anche negli shirataki, è la capacità di assorbire fino al 50% del suo peso in acqua. L’effetto sul nostro corpo è che risultano estremamente facili da digerire, ma allo stesso tempo rallentano il processo digestivo, il che significa che ci si sente sazi più a lungo, e che viene rallentato l’assorbimento dei nutrienti nel sangue.

Ma c’è di più, perché le fibre vischiose funzionano anche come prebiotici, andando quindi ad alimentare la flora batterica, anche nota come microbiota. Nel colon, i batteri fermentano le fibre trasformandole in catene corte di acidi grassi, che possono combattere le infiammazioni e dare una spinta al sistema immunitario. Studi recenti hanno anche dimostrato che la fermentazione del glucomannano in grassi acidi produce una caloria per ogni grammo di fibra, il che significa che un piatto di shirataki da 100 grammi, che contiene il 3% di fibra, avrà 3 calorie.

Gli spaghetti di konjac e la perdita di peso

Gli shirataki noodles si sono rivelati un potente alleato per chi vuole perdere peso. La loro natura vischiosa fa sì che ci si senta sazi più a lungo, il che previene attacchi di fame e, in generale, aiuta a mangiare meno. Ma non solo, perché le fibre che fermentano in catene di acidi grassi stimolano la produzione di un ormone che favorisce il senso di sazietà. E infine, il glucomannano aiuta a ridurre i livelli dell’ormone della fame, tanto che le ricerche dimostrano come le persone che assumono il glucomannano nell’ambito della dieta tendono a perdere più peso.

Addirittura, secondo uno studio alcuni soggetti hanno perso peso senza nemmeno modificare il proprio stile di vita. Insomma, basta assumere il glucomannano un’ora prima di mangiare – se lo si prende in pasticche – o inserire gli shirataki noodles nella dieta, per dare un bel boost alla linea.

Ma non solo, perché gli shirataki noodles si sono rivelati ottimi alleati anche per abbassare il livello di zuccheri nel sangue. Insomma, quando parliamo di dieta, possiamo includere anche la chetogenica e in generale le diete a basso contenuto di carboidrati, in quanto gli shirataki di fatto non contengono carboidrati, e sono quindi ideali per chi voglia un piatto di pasta senza uscire dalla chetosi che, come sappiamo, è strettamente collegata al livello di zuccheri nel sangue.

Dato il basso apporto di carboidrati, e il fatto che il glucomannano rallenta l’assorbimento dei nutrienti e quindi la loro diffusione nel sangue, il livello di insulina si alza in modo più graduale, il che è ideale anche per chi soffre di diabete.

Altri benefici includono l’incidenza positiva sul tasso di colesterolo assorbito dal sangue, nonché sulla stipsi. Le persone che soffrono di costipazione, infatti, hanno riscontrato benefici dall’uso degli spaghetti di konjac, grazie agli effetti benefici sul microbiota.

I migliori shirataki di konjac

Non sapete come orientarvi nella scelta? Abbiamo scelto per voi una selezione di shirataki noodles.

1) Konjak Shirataki Konjac 

Una delle poche confezioni da ben 350 grammi, ideale per chi deve cucinare per più persone.

2)  City Aroma Shirataki Skeins

Multipack di monoporzioni da tenere sempre in credenza, comodo per chi utilizza gli shirataki noodles abitualmente nella dieta.

3) Riso Shirataki di Konjac Miracle Noodle

Pronti in due minuti, in questo caso gli shirataki sono in formato riso, piccoli pezzettini per sostituire il cereale senza assumere carboidrati.

Shirataki noodles: e le controindicazioni?

Come tutti gli alimenti, anche gli shirataki noodles possono avere delle controindicazioni. Alcuni soggetti hanno riscontrato, infatti, problemi digestivi, gonfiore e flatulenza. Questo però in caso di sovradosaggio, anche se in generale è consigliabile introdurli nella dieta gradualmente.

Come cucinare gli shirataki di konjac

Gli shirataki possono sembrare un po’ difficili da preparare in un primo momento. Questo a cominciare da quando si aprirà il pacchetto, perché sono conservati in un liquido che ha un leggero odore di pesce che dipende dall’assorbimento dell’odore della radice di konjac. Di conseguenza, la prima cosa da fare è risciacquarli bene per qualche minuto sotto l’acqua corrente in modo da rimuovere l’odore.

Fatto questo, è possibile condire gli shirataki come si desidera: possono essere messi a marinare per dargli un aroma specifico, li si può fare saltati in padella – considerate che questo però implica che verranno aggiunti dei grassi – o si può procedere con le tradizionali ricette usate per la pasta. Se state seguendo una dieta chetogenica (la famosa keto) ad esempio, un piatto di shirataki noodles al sugo di pomodoro con un cucchiaio di parmigiano vi farà passare la nostalgia degli spaghetti senza farvi uscire dalla chetosi.

E adesso? Beh, buon appetito!

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