Passa al contenuto principale

E dopo la dieta dei tre giorni, eccoci qui a parlare di un altro percorso dietetico noto col nome di dieta del riso.

Anche in questo caso l’obiettivo è quello di velocizzare la perdita di peso attraverso un alimento sano che apporta molti benefici all’organismo. 

Sarà anche questa una dieta moderna? Niente affatto! Si tratta di un regime piuttosto datato, ma ancora molto apprezzato per le sue qualità in termini di risultati, sia sul peso che sulla salute. 

Volete sapere come funziona? Analizziamo insieme le sue caratteristiche, le sue modalità, i suoi benefici, e poi scopriamo anche un facile esempio da seguire.

Cos’è la dieta del riso?

La dieta del riso è un piano dietetico a basso contenuto energetico e povero di grassi. Nasce nel 1900 per opera del Dottor Walter Kempner, un docente e medico della Duke University. Questo medico ha avuto l’intuizione di trattare i suoi pazienti con uno speciale regime alimentare salutare, in grado di migliorare i processi metabolici, l’ipertensione e l’insufficienza renale.

Ecco dunque la prima differenza con altre diete: non nasce per dimagrire a fini puramente estetici, ma per migliorare lo stato di salute di alcune categorie di persone. 

Ma perché il riso? Sembra proprio che faciliti un’alimentazione povera di sodio e la diuresi, infatti è anche detta dieta detox. 

Naturalmente, come il nome suggerisce, è basata sulla preparazione del riso secondo diverse modalità di cottura (bollito, soffiato, ecc), per essere portato in tavola in tutti i pasti del giorno. 

Perché iniziare la dieta del riso

dieta del riso

Anche se in origine la dieta del riso aveva altri obiettivi, a partire dal 2013 la sua diffusione sempre crescente portò alla creazione della Rice House Healthcare Program Durham, in cui si analizzavano i benefici della dieta sotto tutti gli aspetti. Ed è così che fu sempre più chiaro che influiva positivamente sulla perdita di peso, garantendo risultati fino a 10 kg in sole due settimane. 

Si tratta di un calo ponderale piuttosto rapido che quindi ha ricevuto anche delle critiche nel corso degli anni, ma che ancora oggi riscuote consensi a patto di farla per poco tempo e con l’accortezza di chiedere prima un consulto al proprio medico di fiducia per scartare condizioni che potrebbero causare scompensi nell’organismo. 

La dieta del riso è pur sempre una dieta ipocalorica e ipoproteica, che farà perdere molti liquidi, ma non avrà alcun effetto sul rapporto tra massa grassa e massa magra. 

I benefici del riso nella dieta

Ora siamo curiosi di scoprire i benefici del riso in questa particolare dieta. Ecco perché conviene non solo integrarlo ma renderlo protagonista dei pasti principali, soprattutto quello integrale:

  • è molto saziante;
  • previene malattie cardiovascolari;
  • facilita la ritenzione idrica;
  • garantisce l’apporto di vitamine e fibre;
  • contrasta il colesterolo;
  • contiene sostanze anti-ipertensive
  • è molto digeribile.

Ne consegue che, a seconda della sua varietà, ha importanti qualità che fanno bene all’organismo dell’uomo e alle sue funzionalità principali. Però anche le proprietà nutrizionali sono differenti e questo fattore deve essere valutato prima di cominciare l’intero percorso.

Come funziona la dieta del riso

La dieta del riso si articola in tre fasi:

  1. Si comincia con una sorta di terapia d’impatto, piuttosto pesante, per abituarsi al nuovo regime e permettere l’eliminazione delle tossine. Questo effetto detox si ottiene integrando al riso anche molta frutta e verdura. L’apporto energetico deve essere pari a circa 800/900 kcal al giorno.
  1. Adesso si deve introdurre anche l’apporto proteico a basso contenuto di grassi. Nello specifico il menù deve comprendere anche carni bianche, pesce, formaggi magri. L’apporto energetico deve essere al massimo di 1200 kcal al giorno.
  1. Si tratta di una fase di mantenimento che aiuta a stabilizzare il peso, ma con qualche concessione in più sulle porzioni. Infatti l’apporto energetico si può aumentare in base al fabbisogno e a fattori come peso, altezza, sesso.

La fase dove si perde più peso è sicuramente la prima, che coincide con la prima settimana di dieta. Invece nella seconda si raggiunge il peso desiderato che poi dovrà essere mantenuto nella terza fase. 

Alimenti ammessi insieme al riso

Adesso che abbiamo capito come si articolano le fasi della dieta, bisogna conoscere i cibi consentiti per evitare di fare errori che possano compromettere i risultati.

Ecco cosa si può mangiare:

  • Frutta di stagione, tra pere, mele, arance, pesche, ananas, mirtilli, lamponi, albicocche
  • Verdura di stagione, tra pomodori, zucca, carote, sedano, cavolfiore, rucola, lattuga
  • Spezie, a scelta tra peperoncino, pepe, coriandolo, cumino, noce moscata
  • Bevande, tra tè, caffè, tisane
  • Olio extravergine di oliva
  • Carni bianche (pollo e tacchino)
  • Pesce magro (orata, merluzzo, nasello, sogliola)
  • Formaggi magri (ricotta, mozzarella, caciotta, formaggi spalmabili)
  • Legumi (fagioli, lenticchie, ceci, fagiolini, soia)

In questa lista bisogna aggiungere anche tutte le tipologie di riso, basmati, rosso, nero e integrale. 

Solo nella terza fase si può anche integrare l’alimentazione con carboidrati diversi al posto del riso, scegliendo tra patate, farro, orzo, grano saraceno e quinoa (ma con moderazione!)

Da evitare assolutamente sono invece: gli alcolici, le bibite gassate, le bibite zuccherate, i cibi fritti, il burro, gli insaccati e i formaggi grassi. Anche la carne rossa, le uova e il sale sono vietati, ma si possono aggiungere (solo sporadicamente) nella terza fase.

Esempio di menù per settimana

dieta del riso

Partendo dal presupposto che la porzione di riso deve essere compresa tra 60/80 grammi vediamo insieme come strutturare le diverse settimane per avere dei buoni risultati con questa dieta. 

Prima fase

A colazione associare una porzione di riso integrale bollito con frutta fresca.

A pranzo e a cena preparare riso con contorno di verdure miste. Per variare si può cambiare la qualità del riso, scegliendo tra rosso, nero o basmati.

Come spuntino preferire sempre la frutta di stagione.

Secondo fase

Per colazione riso soffiato e bevanda vegetale di riso con aggiunta di fragole.

A pranzo riso integrale con i peperoni e a cena con petto di pollo e contorno di broccoli. 

Per spuntino, invece, frutta secca oppure gallette di riso.

Terza fase

A colazione riso soffiato con yogurt magro e frutta, ad esempio una manciata di mirtilli.

A pranzo riso rosso o nero con fagiolini e cavolfiore. Invece a cena riso nero con branzino e verdure miste.

Gli spuntini possono essere fatti con gallette di riso e frutta fresca.

Qualche considerazione finale

Vi sembra che le ultime fasi siano uguali? In effetti è proprio così e il menù può anche essere lo stesso, ma la differenza è che si possono aumentare le quantità. Inoltre, in alcuni pasti si può sostituire il riso con quinoa, farro e altre fonti di carboidrati. 

Le possibilità culinarie per preparare il riso non sono affatto scarse e si prestano per ottimi manicaretti decisamente salutari. Però la dieta del riso deve essere accompagnata da attività fisica per amplificare la riduzione di peso e depurarsi completamente. 

Ovviamente non bisogna attendersi aumenti della massa muscolare, riduzione del grasso o risultati in termini di tonicità. Si tratta di una dieta povera di nutrienti che si può iniziare solo se non ci sono patologie pregresse, perché comporterebbe gravi controindicazioni. Per esempio è sconsigliata a chi soffre di pressione bassa, ma è ideale per chi soffre di ipertensione o problemi cardiovascolari, vale a dire persone che devono seguire un regime povero di sodio.  

Quindi è importante verificare se la dieta del riso è adatta alle proprie esigenze, può avere benefici sia nel peso che nel benessere del corpo e non ha alcuna controindicazione per il proprio stato di salute. Se rispetta queste condizioni allora si può partire con la prima fase e resistere per circa due settimane prima di pesarsi e monitorare i risultati ottenuti.

it_ITItalian