Sapete cos’è l’Ashwagandha? Oggi vi parliamo di uno dei rimedi più salutari per migliorare il benessere dell’uomo e favorire anche alcune funzionalità dell’organismo.
Per chi non lo sapesse, si tratta di una pianta indiana che ormai l’occidente ha adottato pienamente nella sua cultura, facendone un toccasana per la salute.
Vogliamo dunque approfondire cos’è, quali sono le sue proprietà benefiche e qual è il modo migliore per beneficiare di tutti i suoi vantaggi senza andare incontro ad effetti collaterali imprevisti.
Ashwagandha: che cos’è?
L’Ashwagandha è una pianta di origine indiana detta anche Withania Somnifera o Ginseng indiano, che sin dal passato si è fatta strada nelle usanze popolari per “curare” alcuni disturbi e malesseri, dall’ansia all’artrite. Da molto tempo è utilizzata nella medicina tradizionale, tanto da essere chiamata anche “ginseng indiano” per le sue proprietà rivitalizzanti. Fun fact: il suo nome deriva dall’odore che è, diciamo… peculiare. La traduzione letterale è, infatti, “come un cavallo”.
Attenzione però a non confonderla con un medicinale: si tratta pur sempre di un’erba che ha proprietà benefiche e quindi non va sostituita alle cure date dal dottore in caso di specifiche patologie. Secondo alcuni, si è rivelata efficace anche su alcuni tipi di tumore e sul morbo di Alzheimer. Tuttavia, quanto al suo uso sulle patologie più gravi, gli studi sono ancora in corso.
Ciò non toglie però che è ottima per coadiuvare l’azione di alcuni farmaci o semplicemente per far stare meglio sia emotivamente che psichicamente in periodi particolarmente stressanti della nostra vita. Il suo potere energizzante, rinforzante e antiossidante la rende un rimedio naturale per dare benessere emotivo e fisico.
Ashwagandha: proprietà
Nella medicina ayurvedica l’Ashwagandha conserva un posto d’onore. Il merito è delle sue proprietà così diverse ma complementari che ne fanno il rimedio più semplice da prendere, ma dall’azione efficace e tempestiva.
Ma quali sono queste incredibili proprietà che la rendono così speciale? Eccole:
- Proprietà energizzanti. In caso di forte stanchezza, sia fisica che cognitiva, il ginseng indiano conferisce nuova vitalità. Aumenta la resistenza, fornisce energia e fa sentire più forti e in grado di riprendere in mano la propria vita, anche in periodi più faticosi.
- Proprietà rinforzanti. L’Ashwagandha potenzia l’organismo rafforzando le difese immunitarie e aumentando la resistenza del corpo. Sembra sia ottima anche per rinforzare alcune funzionalità debilitate, in particolare in relazione alle ghiandole surrenali e agli ormoni.
- Proprietà rilassanti. Concentrazione e attenzione aumentano visibilmente quando si assume l’erba indiana. Ecco perché si consiglia di prenderla prima di un esame importante o di un colloquio decisivo. Inoltre ha potere calmante e aiuta a far prendere sonno facilmente in casi di insonnia.
Contro affaticamento, debolezza e stress l’Ashwagandha agisce efficacemente riportando a condizioni di benessere e tranquillità per affrontare con più grinta le sfide e i problemi di ogni giorno. Ad essere utilizzate sono diverse parti della pianta, dai semi al frutto passando per le foglie, a seconda del tipo di trattamento. Oggi, inoltre, gli occidentali acquistano l’Ashwagandha in forma di integratori.
In quali contesti agisce l’Ashwagandha
Gli studi clinici hanno dimostrato che l’ashwagandha potrebbe portare benefici su diverse patologie. Si tratta di studi tuttora in corso, e che però hanno già evidenziato come l’ashwagandha potrebbe essere efficace per:
- Ansia e stress: l’Ashwagandha ha un effetto calmante sui sintomi dell’ansia quasi comparabili a quelli dei sedativi a composizione chimica. Inoltre, è efficace nella riduzione del cortisolo.
- Artrite: l’Ashwagandha agisce come antidolorifico, ma anche prevenendo l’insorgenza di dolori grazie ai suoi effetti sul sistema nervoso. Gli studi hanno dimostrato che si è rivelata efficace anche sull’artrite reumatoide.
- Sistema cardiocircolatorio: l’uso dell’Ashwagandha ha effetti principalmente nell’abbassamento della pressione e del colesterolo, ma anche nell’alleviare dolori al petto e nel prevenire malattie cardiache.
- Alzheimer: diversi studi hanno esaminato gli effetti dell’Ashwagandha nella protezione delle funzioni cerebrali in persone affette da patologie neurodegenerative come l’Alzheimer, ma anche il Parkinson. Queste patologie danneggiano parte del tessuto celebrale, così che la memoria e le capacità cognitive cominciano a malfunzionare. Gli studi hanno evidenziato come l’Ashwagandha potrebbe agire in una fase preliminare, proteggendo i tessuti dal deterioramento. Questo effetto protettivo sulle cellule è stato giudicato utile anche in caso di tumore.
Ashwagandha: benefici
Che sia una pianta dalle ottime proprietà è ormai chiaro: ma che benefici apporta all’organismo e alla mente nello specifico?
L’elenco è abbastanza lungo e variegato, ma proveremo a sintetizzare i suoi 10 effetti positivi sull’uomo per dare una panoramica della sua azione che svolge a 360 gradi per un benessere globale:
- Svolge azione antinfiammatoria
- Aumenta il testosterone e migliora la fertilità
- Agisce come antidolorifico e combatte anche forme di artrite
- Migliora le difese del sistema immunitario
- Regolarizza i valori dello zucchero nel sangue
- Incrementa le attività cognitive
- Aiuta a dormire meglio
- Riduce ansia e stress
- Combatte le malattie neurodegenerative
- Riporta l’equilibrio in caso di scompensi ormonali
Ma com’è possibile che una sola pianta possa fare tutto questo da sola? In effetti sembra troppo bello per essere vero, ma le ricerche scientifiche condotte sulla pianta hanno dimostrato che il rimedio ayurvedico è davvero efficace quanto dicono le fonti tradizionali. Ma per cogliere i frutti del suo lavoro bisogna saperlo usare e non abusarne, scopriamo perché.
Ashwagandha: dopo quanto fa effetto?
Dopo averne compreso le potenzialità, ecco che sorgono gli interrogativi. Ecco il primo: dopo quanto tempo si sentono gli effetti positivi della pianta indiana?
Partiamo dal presupposto che è sempre preferibile assumerla prima dei pasti per un’azione più efficace. Gli effetti nella maggior parte dei casi sono immediati.
Infatti, si sente subito quella sensazione di energia e vitalità e nel giro di qualche ora si potrà anche constatare che le funzioni cognitive sono più “sveglie” e ci si sente pronti per dare il massimo.
Chi, invece, la assume per dormire deve fare attenzione alle tempistiche: dal momento che non si vuole ottenere un effetto energizzante ma rilassante, va presa poco prima di andare a letto e non prima di cena. Anche qui l’effetto sarà immediato e duraturo.
In alcune situazioni, però, potrebbe essere necessario considerare l’Ashwagandha come un trattamento naturale e come tale può richiedere anche qualche giorno (o settimane) prima di sentirne gli effetti. Questo vale per chi la usa contro l’infertilità, gli squilibri ormonali, l’artrite e altri disturbi che coinvolgono alcune funzionalità del corpo.
Ashwagandha: effetti collaterali
In linea di massima, assumere Ashwagandha non fa male alla salute, anzi come abbiamo visto apporta molti benefici.
Eppure, in alcune situazioni precise bisogna fare attenzione:
- evitare in caso di gravidanza (perché può causare stress al feto) e allattamento
- non assumere in concomitanza con problemi alla tiroide
- non far interagire l’Ashwagandha insieme a farmaci come sedativi o ansiolitici
- non assumere in concomitanza con alcolici
- non sostituire mai ai farmaci dati dal dottore in caso di malattie pregresse
L’Ashwagandha è disponibile in pillole, ma anche in estratto liquido e in polvere. Il modo d’uso e la posologia dell’Ashwagandha dipendono dal tipo di trattamento che si vuole seguire. Ricordiamo che la dose quotidiana non deve mai superare i 600/1000 mg e che va assunta al massimo due volte al giorno. Rimane buona norma evitare di eccedere: anche se si tratta di una sostanza naturale bisogna evitare gli eccessi, tanto raddoppiare le dosi non garantisce il doppio degli effetti, ma al contrario può determinare scompensi nell’organismo.
Si raccomanda tuttavia di prestare attenzione anche alla casa produttrice. Alcune infatti, meno affidabili, possono vendere il prodotto addizionato addirittura con tracce di metalli pesanti come mercurio e arsenico. Insomma, il prodotto in se è sicuro, ma il produttore potrebbe trarvi in inganno e addirittura vendervi pillole che non contengono affatto Ashwagandha.
L’Ashwagandha nella vita di tutti i giorni
In conclusione, l’Ashwagandha si può anche prendere tutti i giorni senza aver paura di gravi effetti collaterali. Anzi, una credenza della sua terra natia la identifica anche come un potente elisir di lunga vita, capace di ringiovanire chi ne fa uso! E studi recenti affermano che ha effetti anche sulla perdita di peso e viene spesso assunto sotto forma di integratori all’interno delle diete.
Insomma, il rimedio naturale al 100% è la scelta ideale per chi vuole sentirsi bene, rilassato ed energico al contempo e migliorare alcune funzionalità del corpo rafforzandone le sue difese.
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