Focus di oggi è: “testosterone alto donne”: alzi la mano chi conosce l’argomento!
Purtroppo il binomio “testosterone e donne” non è molto conosciuto. La ragione è da ricercare nella falsa credenza che sia soltanto l’uomo a produrre l’ormone in questione.
Oggi sfatiamo questo falso mito che genera anche scarsa informazione e problematiche non monitorate nelle donne.
Vogliamo dunque capire in che quantità il testosterone viene prodotto anche dal genere femminile e quando bisogna preoccuparsi e agire di conseguenza.
Ma per quanti si approcciano oggi per la prima volta a questa scoperta è d’obbligo prima fare una panoramica generale delle sue funzionalità nel corpo della donna.
Scopriamo quindi tutto quello che c’è da sapere sull’argomento incentrato sul testosterone alto donne.
La donna e il testosterone: quanto ne sapete?
Se dovessimo fare un test su un campione di circa 100 persone chiedendo semplicemente: “ma la donna produce testosterone?” – siamo certi che solo il 10% risponderebbero in maniera corretta. La maggior parte della gente è poco informata e le donne stesse non sanno di produrre questo specifico ormone che è di pertinenza esclusivamente maschile nell’immaginario collettivo.
Anzi, spesso si dice che la donna ha il testosterone solo per identificarla come una persona dai tratti o dal temperamento mascolino.
Facciamo quindi una importante rivelazione: le donne producono davvero testosterone, anche se in quantità decisamente inferiori rispetto all’uomo!
Questa piccola percentuale viene prodotta all’interno delle ovaie e delle ghiandole surrenali con lo scopo principale di “curare” il tessuto riproduttivo, ma anche con altre importanti funzioni.
Testosterone donna: funzioni e valori
Ma a questo punto la domanda sorge spontanea: a cosa serve il testosterone nella donna? Sappiamo bene che nell’uomo è importante soprattutto nel campo della sessualità: dunque anche per le donne vale lo stesso concetto?
Rispondiamo brevemente a questi quesiti leciti, con la consapevolezza che si tratta di un argomento delicato e purtroppo condizionato da molta ignoranza in materia.
Le funzioni dell’ormone detto testosterone nella donna sono:
- mantenere la massa muscolare;
- aumentare il desiderio sessuale;
- preservare le ossa;
- prevenire alcune malattie cardiovascolari;
- dare energia alla mente e al corpo.
E quindi anche qui una componente importante è collegata al desiderio sessuale, infatti viene prodotto in quantità maggiori nell’età più fertile e in particolar modo tra i 20 e i 40 anni, soprattutto nel periodo dell’ovulazione.
Adesso però parliamo di numeri: se per l’uomo i valori standard di testosterone devono essere compresi tra 280 a 1.100 nanogrammi per decilitro, per le donne si parla di valori completamente differenti. Il livello di testosterone deve aggirarsi tra 15 e 70 nanogrammi per decilitro.
Visto che differenza? Questo spiega perché quando si parla di testosterone si pensa soltanto all’universo maschile.
Testosterone alto donne: sintomi
Può succedere però che questi valori siano alterati e nello specifico che siano più alti della norma. Che fare e quali sono le conseguenze?
Com’è naturale, quando i valori non rispettano l’ordinario può succedere che la salute ne risenti ed è quindi importante monitorarli e sapere come comportarsi in caso di numeri sballati.
Se fino ad ora non sapevate nemmeno di produrre testosterone, allora di certo non saprete cosa comporta nel vostro fisico. Per questo ci sembra opportuno elencare gli eventuali sintomi che possono far diagnosticare un testosterone troppo alto che va trattato repentinamente per tornare nella media.
Ecco cosa potete riscontrare:
- Comparsa di peluria in eccesso, soprattutto nel viso;
- Aumento della massa muscolare;
- Ciclo con cadenza irregolare;
- Sbalzi d’umore non legati al ciclo;
- Diminuzione del desiderio sessuale;
- Riduzione del seno;
- Perdita di capelli;
- Tratti troppo mascolini come una voce più profonda;
- Tendenza a prendere peso;
- Problemi di fertilità.
Ed ecco che bisogna subito agire per evitare che la situazione ci sfugga di mano e la salute ne possa risentire.
Testosterone alto donne: diagnosi
Sfortunatamente non tutte le donne sono in grado di individuare il problema sulla base di questa sintomatologia, spesso attribuita ad altri disturbi. Per questo è bene fare specifici esami, anche nel corso degli anni, per verificare i livelli di testosterone prodotto.
Il primo e più significativo esame è quello del sangue, da fare anche in concomitanza con altri accertamenti.
Poi esistono esami più mirati che sono caldamente consigliati dal medico di fiducia laddove i sintomi sono piuttosto forti ed esiste la possibilità che la causa sia più grave. Tra questi esiste lo scan ad ultrasuoni che è un esame molto più accurato che può individuare problemi come la sindrome dell’ovaio policistico.
Testosterone alto donne: trattamento
Se gli esami individuano un livello ormonale troppo alto non dovete entrare nel panico! La parola “testosterone alto donne” può davvero creare uno scompenso nel genere femminile per la paura di ritrovarsi quanto prima con tratti maschili e peli in eccesso. Ma proviamo ad andare oltre e trovare la scappatoia per arginare il problema o risolverlo nel più breve tempo possibile.
Il primo step è quello di non agire in maniera istintiva e sprovveduta: chiamare subito il medico e concordare con lui le prossime mosse.
Di certo vi consiglierà di prendere un contraccettivo orale, che tende a bloccare la produzione di testosterone e quindi è in grado di riportarlo a valori normali.
C’è la possibilità che decida di prescrivervi degli ormoni che possono avere funzioni diverse: ridurre le infiammazioni, migliorare la fertilità o regolarizzare il ciclo.
Oppure, si può optare per creme contro la ricrescita della peluria o diuretici per ristabilire la giusta quantità di acqua nell’organismo.
Ma ogni terapia segue uno schema preciso e dipende esclusivamente dal motivo che porta ad innalzare i livelli dell’ormone nella donna e del suo stato di salute in concomitanza con la storia clinica.
Attenzione a non sottovalutare il problema
Ora che sapete come funziona la produzione di ormone nella donna non ci sono più scuse per rimandare o trascurare il monitoraggio dei vostri valori.
Parlatene subito col vostro medico e prendete le giuste precauzioni per non trovarvi poi ad affrontare il problema quando è in stadio avanzato.
La prevenzione qui purtroppo non ha un ruolo primario quindi l’unica strada è quella di farsi dei controlli periodici, soprattutto con l’avanzare dell’età, perché è in questi casi che i valori sballati possono causare problemi più seri, come le malattie cardiovascolari e un maggiore rischio di infarto.