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I piedi sono tra le parti del corpo che soffrono maggiormente di fenomeni come la secchezza e l’ispessimento della pelle. Dall’uso di scarpe chiuse e a volte troppo strette al clima secco degli ambienti riscaldati, passando per il fatto che in inverno tendiamo a non occuparcene salvo poi correre ai ripari con la bella stagione con i peeling piedi fai da te, il risultato è sempre lo stesso: non siamo mai soddisfatti dell’estetica dei nostri piedi.

Ed ecco perché oggi abbiamo voluto proporvi una breve guida al peeling ai piedi. Si tratta di un trattamento relativamente recente ma che ha già riscosso un notevole successo e che, soprattutto, ha puntato di nuovo i riflettori sulla salute dei nostri piedi. Ma come farlo? Quanti tipi ne esistono? E perché è importante? È proprio quello di cui vogliamo parlarvi oggi. Pronti? Cominciamo!

Perché la pelle dei piedi si inspessisce?

La causa principale dell’inspessimento della pelle dei piedi è la mancanza di idratazione. Vale soprattutto per i talloni, in cui tendono infatti a formarsi anche leggere callosità. Ma non solo, perché se nei casi più lievi si tratta solo di un aspetto dei talloni non proprio all’altezza dei più alti standard estetici, in quelli più gravi si può arrivare a vesciche, ragadi e piccoli tagli che possono anche infettarsi.

Tra le cause di questa mancanza di idratazione, ci sono soprattutto la nostra incuria – chi ricorda mai di mettere un idratante specifico per i piedi? – e alcuni fattori esterni. Lo sanno bene i nuotatori, cui il cloro della piscina causa spesso notevoli problemi sotto questo punto di vista.

Cosa possiamo fare per i nostri piedi?

Salvo che non si tratti di ragadi, nel qual caso bisogna agire con l’aiuto di un dermatologo, la prima cosa da fare è cominciare a idratarli con una crema per talloni screpolati – da usare furbamente su tutto il piede -. Si tratta di creme dalla speciale texture corposa e nutriente, pensata appositamente per la pelle molto secca. E anche se il momento migliore per cominciare a prendersi cura dei piedi è l’inverno, anche in estate si possono trarre dei benefici, perché l’assorbimento di queste creme non è immediato, quindi con i mesi più caldi sarà più comodo rimanere a piedi nudi per far agire il prodotto.

Chi non ama utilizzare formulazioni chimiche, può ricorrere all’olio di cocco o al burro di karitè, che hanno entrambi particolari proprietà emollienti, dando alla pelle un aspetto levigato e compatto e prevenendo la formazione di crepe. O ancora, si possono fare pediluvi e impacchi con oli essenziali come quello di mandorle, menta e lavanda, che lasciano anche un effetto fresco e profumato.

E quando serve un intervento d’urto? Eliminare la pelle morta con il peeling piedi

A volte la semplice idratazione non basta. Se ne parla soprattutto in estate quando, togliendo i calzini, ci troviamo con inspessimenti davvero brutti e molto visibili, con la pelle dei talloni ruvida e secca, con qualche callo, e con la pianta del piede che spesso arriva a far male quando camminiamo.

In questi casi bisogna andare di terapia d’urto, e procedere con un’esfoliazione per eliminare quanta più pelle morta possibile.

Ed ecco che arriviamo al punto: il peeling. Oggi possiamo disporre di due tipi di peeling per i piedi, entrambi efficaci, quello meccanico e quello chimico. Analizziamoli entrambi nel dettaglio.

Il peeling meccanico per i piedi: pietra pomice (anche in versione no-stress)

Tutti conoscono il peeling meccanico per i piedi, perché siamo abituati a vedere le nostre mamme e le nostre nonne alle prese con la pietra pomice sin da quando siamo bambini. Si tratta di una soluzione estremamente economica – in genere questa pietra porosa non costa più di un euro e dura per anni – che richiede un po’ di tempo ed energia ma garantisce risultati ottimali.

peeling piedi

Oggi, poi, sono disponibili sul mercato numerose versioni con un rullo di pietra simil pomice – un materiale sempre poroso e morbido, che garantisce un’esfoliazione delicata ma efficace – che ruota meccanicamente. Si tratta di oggetti che funzionano a pile e possono quindi essere usati ovunque, ideali se non si ha voglia di metterci troppo olio di gomito.

Come si fa un peeling meccanico?

  • Fate la doccia o un pediluvio di almeno 20 minuti: è essenziale, nel caso del peeling meccanico, che la pelle sia ammorbidita al massimo. Potete anche aggiungere bicarbonato o oli essenziali per un effetto potenziato;
  • Asciugate i piedi con un asciugamano lasciandoli leggermente umidi;
  • Cominciate a passare la pietra pomice. Iniziate dai talloni, l’area che tende a presentare la maggior quantità di cellule morte, poi passate ai piccoli calli, e infine alla pianta dei piedi. Se nel frattempo i vostri piedi si sono asciugati troppo, potete ripetere il pediluvio;
  • Sciacquate i piedi per rimuovere i residui di cellule morte, asciugate e applicate su tutto il piede una crema per talloni screpolati. Ecco fatto!

Peeling chimici: la maschera peeling piedi a forma di calzino dagli effetti più che sorprendenti

Ed eccoci al peeling chimico, il rimedio che ha suscitato notevoli reazioni negli ultimi anni proprio per via della sua… reazione! Si tratta di un trattamento che in origine veniva eseguito solo negli studi professionali, capace di rendere i piedi incredibilmente lisci e morbidi, cancellando calli, duroni e fastidiosi ispessimenti della pelle. La sua caratteristica principale sta nel fatto che viene eseguito senza l’utilizzo di lame o raspe: potete farlo anche mentre lavorate da casa, perché tutto ciò che richiede è di indossare un calzino.

Il peeling chimico viene infatti eseguito con patch monouso a forma di calzino nel quale si infilano i piedi. Ogni patch è imbevuto di un liquido ad azione esfoliante che va ad agire sugli strati più superficiali della cute. Lo si indossa, lo si lascia agire per circa un’ora (meno se si ha la pelle sensibile, più se molto spessa) e poi si risciacqua. Niente di più facile.

Già, ma poi? E qui sta l’effetto sorpresa. Apparentemente, i vostri piedi saranno solo leggermente più morbidi. Insomma, all’apparenza nulla sarà cambiato. Basterà però attendere una settimana, e vi accorgerete che la pelle si stacca, come se steste facendo una vera e propria muta!

L’aspetto interessante di questo tipo di peeling, infatti, è che ha un’azione ad effetto ritardato, continuando a lavorare sulla pelle finché gli strati superficiali dell’epidermide – le famose cellule morte – non si staccano naturalmente, rivelando una pelle “nuova” e morbidissima! Ovviamente questo significa che sarà meglio pianificare il vostro peeling chimico, perché la fase di perdita della pelle può durare anche un paio di giorni. Diciamo che è ideale farlo una o due settimane prima della spiaggia.

Il plus? Oggi sul mercato sono disponibili numerosissimi peeling chimici, dai più economici ai più posh, da quelli che si vendono in farmacia alla celeberrima skincare coreana. Tutti, quindi, possono trovare quello che fa per loro. Il nostro consiglio è quello di leggere le recensioni, magari su Amazon, e orientarvi verso un prodotto di fascia media che sia davvero efficace.

La doppia skincare ai piedi: i nostri segreti per dei piedi perfetti

peeling piedi

Parliamo sempre di trattamenti viso in dieci fasi, skincare con doppia detersione e magari con detergenti naturali, eccetera, ma ci pensiamo mai che gli stessi principi possono essere applicati ai nostri piedi?

Il segreto per dei piedi perfetti, infatti, è cominciare a trattarli come trattiamo il nostro viso. Quando facciamo la doccia, ad esempio, possiamo fare un leggero scrub ai piedi – ne gioverà anche la pedicure -, e poi praticare un leggero massaggio con la pietra pomice sulla pelle umida. Non si perderanno più di due minuti, e l’effetto sarà una pelle morbida e luminosa tutti i giorni.

Ma non solo: a fine massaggio, applicare sempre una crema, che sia per i talloni screpolati o un burro idratante. Anche questo renderà la pedicure più bella a vedersi, perché andrà ad ammorbidire anche le cuticole delle unghie. Inoltre, per chi tende a soffrire di piedi e caviglie gonfie, un massaggio al giorno è quasi indispensabile per ristabilire una buona circolazione ed eliminare i ristagni di acqua.

Finisce qui? Ma certo che no! Prima di uscire di casa, potete applicare una crema idratante e rinfrescante, ideali quelle al mentolo, così che i vostri piedi si mantengano freschi. Il sudore, infatti, è leggermente acido, ed è parzialmente responsabile dell’inspessimento della pelle.

E poi? Una volta a settimana è consigliabile un pediluvio. Come fare? Prendete una bacinella, riempitela di acqua tiepida, aggiungete bicarbonato e qualche goccia di olio essenziale, e tenete i piedi in ammollo mentre guardate la vostra serie tv preferita. Se portate lo smalto alle unghie dei piedi, questo è il momento giusto per rimuoverlo e provare l’olio di mandorle, che ha una sorprendente doppia azione: emolliente sulla pelle, e rinforzante sulle unghie.

Infine, una volta al mese è consigliabile procedere con il peeling chimico. Se avrete avuto cura dei vostri piedi, l’effetto “serpente che perde la pelle” non si ripeterà in modo tanto evidente come la prima volta, con il plus di essere andati ad agire in profondità anche per prevenire la comparsa di calli e duroni.

E ora? Beh, l’unico problema è che avrete voglia di portare le scarpe aperte tutto l’anno!

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