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Se pensate di avere una forma di intolleranza al lattosio, potreste sperimentare sintomi come gonfiore addominale, diarrea, flatulenza, crampi addominali e nausea dopo aver consumato alimenti contenenti lattosio. Questi sintomi possono variare da lievi a gravi e possono verificarsi poco dopo averlo consumato o diverse ore dopo.

Per gestire questo genere di intolleranza, ci sono diverse opzioni disponibili. Siete curiosi di saperne di più? Oggi, in questo articolo, ci dedichiamo a fornire preziosi suggerimenti su come individuare il problema, scoprire le cause più comuni e conoscere i rimedi più efficaci per stare meglio e ridurre la sensazione di gonfiore e malessere generale.

Per gestire la situazione è sempre opportuno parlare col proprio medico di fiducia che è l’unico a poter effettuare una diagnosi accurata, ma per fornire più dati al professionista dovete prima fare un checkup su voi stessi e sulla vostra condizione. Vi aiutiamo, dunque, a capire di più i segnali del vostro corpo e affrontare in maniera risolutiva l’intolleranza al lattosio.

Intolleranza al lattosio: cos’è?

L’intolleranza al lattosio è una condizione in cui l’organismo non produce sufficienti quantità dell’enzima lattasi, necessario per digerire il lattosio, lo zucchero naturale presente nel latte e nei suoi derivati. Può essere congenita o acquisita e può variare in gravità a seconda del livello di produzione di lattasi dell’individuo. Infatti, mentre alcuni individui possono tollerare piccole quantità di lattosio, altri possono dover evitare completamente i prodotti lattiero-caseari.

Oggi l’intolleranza al lattosio è una condizione molto comune e spesso si verifica in età adulta. Pur non essendo una malattia grave, causa comunque dei disturbi che possono mettere a disagio nella vita di tutti i giorni, in quanto alterano il benessere della persona e le sue attività quotidiane.

Come riconoscere i segnali

I sintomi dell’intolleranza al lattosio possono variare da persona a persona, ma i più comuni includono:

  • Gonfiore addominale
  • Crampi allo stomaco
  • Diarrea
  • Nausea
  • Vomito

Se si sospetta di avere un’intolleranza al lattosio, è possibile effettuare un test del respiro al lattosio o un test del sangue per verificare la presenza di lattosio nel sangue. Tuttavia, l’eliminazione del lattosio dalla dieta per un breve periodo di tempo può essere un modo utile per valutare se la situazione migliora.

Prendete appuntamento col vostro medico o con un dietologo per discutere delle opzioni di trattamento e delle strategie alimentari, ma nel frattempo potete già adottare alcune precauzioni per ridurre i disturbi digestivi.

Intolleranza al lattosio: i cibi da evitare

Lactose intolerance

La prima precauzione che dovete prendere per affrontare una presunta forma di intolleranza alimentare è quella di regolare il regime alimentare: evitare o limitare l’assunzione di alimenti che contengono lattosio, aiuta a prevenire i sintomi digestivi. Di quali cibi stiamo parlando? Prendete appunti e depennate queste opzioni dalla vostra lista della spesa:

  • Latte e prodotti lattiero-caseari come formaggi, yogurt, panna, gelati, burro e latte condensato;
  • Alimenti preconfezionati o preparati che contengono lattosio come pane, cereali, biscotti, dolci, salse, condimenti e prodotti da forno;
  • Bevande a base di latte come caffè con latte, cappuccino, cioccolata calda e smoothie a base di latte;
  • Alimenti che contengono siero di latte o proteine del latte come barrette proteiche e integratori proteici;
  • Alimenti che contengono caseina, una proteina del latte che può causare sintomi simili a quelli dell’intolleranza al lattosio.

Fortunatamente, esistono molte alternative senza lattosio per molti di questi alimenti, altrettanto buoni e salutari. Se non li conoscete non preoccupatevi, di seguito vi forniamo un elenco dettagliato e rigorosamente privo di lattosio per combattere l’intolleranza con grinta e gusto.

Alternative al lattosio: alimenti

Cosa portare in tavola senza temere di rimpiangere le conseguenze a livello intestinale? Se il problema è il lattosio, ecco le alternative per i prodotti lattiero-caseari:

  • Latte senza lattosio, disponibile nella maggior parte dei negozi di alimentari. Ha lo stesso sapore e la stessa consistenza del latte normale. È prodotto aggiungendo l’enzima lattasi al latte per scomporre il lattosio.
  • Formaggi senza lattosio, come cheddar, mozzarella, provolone e feta. Vengono prodotti utilizzando enzimi che scompongono il lattosio durante il processo di produzione.
  • Yogurt senza lattosio, prodotto utilizzando lo stesso processo del latte. Sono disponibili molte marche di yogurt in vari gusti.
  • Burro senza lattosio, prodotto rimuovendo il lattosio dal burro normale. Ad esempio: il burro di soia, il burro di cocco, il burro di mandorle e il burro di arachidi.
  • Bevande vegetali, come latte di soia, di mandorle, di cocco e di riso. Possono essere usate come alternative al latte in molte ricette.

Si tratta di prodotti che ormai si trovano nei più comuni supermercati, per venire incontro alle esigenze di chi soffre di intolleranza al lattosio e vuole integrare la sua dieta con cibi naturali e ricchi di nutrienti, ma senza rinunciare al gusto.

Gli integratori per affrontare l’intolleranza

Oltre a monitorare e cambiare il tipo di alimentazione, per affrontare i sintomi legati alle forme di intolleranza al lattosio si possono anche valutare altre soluzioni, come l’assunzione di integratori.

Ecco alcuni esempi di integratori senza lattosio che potrebbero essere utili:

  • Integratori di lattasi. Contengono l’enzima lattasi che aiuta a digerire il lattosio nei prodotti lattiero-caseari. Possono essere assunti prima di mangiare cibi contenenti lattosio per aiutare a prevenire i sintomi.
  • Integratori di calcio. Dal momento che le persone con intolleranza al lattosio devono evitare i prodotti lattiero-caseari, potrebbero essere a rischio di carenza di calcio. Gli integratori di calcio senza lattosio possono aiutare a mantenere un’adeguata assunzione del nutriente.
  • Integratori di vitamina D. Si tratta di un apporto vitaminico fondamentale per l’assorbimento del calcio, ma siccome maggior parte dei prodotti lattiero-caseari arricchiti di vitamina D contengono lattosio, si può adottare questa soluzione.

Naturalmente è sempre meglio chiedere consiglio al proprio medico prima di iniziare un trattamento a base di integratori, così da scongiurare rischi per la salute.

In conclusion

Riassumendo, l’intolleranza al lattosio è una condizione comune che si verifica quando il corpo non produce abbastanza lattasi, causando sintomi digestivi sgradevoli, dal gonfiore addominale ai crampi.

Tuttavia, esistono diverse opzioni per gestire il problema, tra cui l’eliminazione o la riduzione dell’assunzione di alimenti che contengono lattosio, l’uso di alternative senza lattosio come latte, formaggi e yogurt, e l’assunzione di integratori di lattasi prima dei pasti contenenti lattosio.

Ad ogni modo non si tratta di una malattia grave che può mettere a rischio la vostra vita. Per non compromettere la salute dell’intestino, bisogna semplicemente prestare attenzione a ciò che si mangia e cercare di evitare gli alimenti che causano i disturbi. Ciò contribuirà a garantire una buona qualità della vita continuando a godere dei cibi più amati senza subire i sintomi dell’intolleranza al lattosio.

Attenzione, però, a non intraprendere soluzioni fai da te! È importante che le persone con intolleranza al lattosio ricevano una diagnosi corretta dal loro medico o dietologo e lavorino con loro per sviluppare una strategia alimentare che sia adeguata alle loro esigenze individuali.

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