La dieta di Fiorello sta prendendo sempre più piede negli ultimi anni. Merito soprattutto del fatto che chi ha già familiarità con il digiuno intermittente ha adottato questo regime alimentare salutandolo come una piacevole variante – non per nulla è conosciuta anche con il nome di dinner cancelling dieta – utile soprattutto per darsi una regola.
Ma insomma, come funziona la dieta di Fiorello, è più facile da seguire rispetto al digiuno intermittente, si può integrare con altri regimi alimentari come la dieta keto, e quali sono i suoi benefici? In questo articolo troverete una risposta a queste e altre domande, non vi resta che mettervi comodi e leggere!
Come funziona la dieta di Fiorello
Come abbiamo detto, questo programma alimentare è una variante del digiuno intermittente. Una curiosità: prende il suo nome dal presentatore Fiorello, che ha dichiarato di aver perso molto peso grazie a questo regime che deve la sua invenzione a un nutrizionista tedesco, Dieter Grabbe. Ma insomma, come funziona?
Possiamo dire che questa dieta sia in realtà una sottovariante, perché è un digiuno intermittente di tipo 16:8. Il 16:8 è un modello di digiuno intermittente che prevede una finestra di 8 ore all’interno della giornata in cui si mangia, alternate con 16 di digiuno. Normalmente questo schema è molto amato da chi ha l’abitudine di saltare la colazione. Invece, nella dieta di Fiorello, il focus cade sull’orario della cena, con l’ultimo pasto consumato entro le 17.
Dieta di Fiorello: cosa mangiare? La keto e le altre diete
Come già saprà chi ha seguito un digiuno intermittente, questo regime alimentare non prescrive in modo specifico degli alimenti, ma piuttosto si integra ad altri piani alimentari. Lo scopo è quello di combinare un’alimentazione sana con delle finestre in cui l’organismo riposa, cioè non viene sottoposto alla digestione. Sono, infatti, ammesse solo bevande non zuccherate e prive (o quasi) di calorie, come acqua e tisane.
Potete quindi alternare questa dieta alla dieta che vi ha prescritto il nutrizionista, ma anche alle altre diete “di moda”, siano esse iperproteiche, come ad esempio la Atkins o la dieta chetogenica, o basate sul calcolo delle calorie. Una peculiarità: dal momento che questo programma di fatto si concentra sulla colazione e sul pranzo, è forse il più indicato per chi non riesce a rinunciare ai carboidrati, che sono più facili da bruciare nelle prime ore della giornata.
Quanti chili si perdono con questa dieta? Perdita di peso e altri benefici
Secondo il suo ideatore, con questa dieta si possono perdere fino a 6kg in 15 giorni. Inoltre, per chi ha bisogno di una perdita di peso più importante, è possibile ripetere questo regime anche per un anno. La buona notizia però è che i benefici si vedono anche seguendola per uno o tre giorni alla settimana.
Oltre alla perdita di peso, si avranno poi i benefici tipici del digiuno intermittente: un maggiore controllo del senso di fame, anche per via del fatto che si acquisisce un’educazione alimentare che naturalmente, cioè anche senza seguire una dieta low carb, porta ad evitare picchi glicemici e attacchi di fame. E una migliore digestione grazie al fatto che si lascia “riposare” lo stomaco.
I trucchi per seguire questa dieta nel modo giusto
La prima cosa cui dovete fare attenzione se volete che questa dieta funzioni, è integrarla con un regime alimentare davvero sano. Se infatti nell’arco delle otto ore in cui è consentito mangiare vi abbuffate – o se seguite una dieta iperproteica: assumete alimenti che vi fanno uscire dalla chetosi – non funzionerà. Ciò che dovete fare, invece, è assumere un adeguato apporto di alimenti sani, tenendo conto delle calorie o delle proteine.
Come abbiamo detto, poi, con questo regime vi regalerete un’educazione alimentare che vi sarà utile per tutta la vita, perché imparerete ad alternare pasti e spuntini in modo da non soffrire mai attacchi di fame. Ad esempio, prima del’ultimo pasto potete fare uno spuntino, così da sentirvi abbastanza sazi.
Una precisazione: ciò che è importante non è tanto smettere di mangiare entro le 17. Questo orario non è assolutamente inderogabile e anzi, può essere spostato in modo che la dieta si adatti alle esigenze di ciascuno. Come? Calcolate di poter mangiare da appena svegli fino ad almeno 3 ore prima dell’orario in cui andate solitamente a dormire. Potreste fare ad esempio una colazione alle 8 e l’ultimo pasto alle 16, ma anche la colazione alle 10 e l’ultimo pasto alle 18 se, ad esempio, tendete ad andare a dormire e svegliarvi piuttosto tardi.
E le controindicazioni? Poche
Adattarsi al digiuno intermittente richiede sempre un primo periodo in cui si deve ricorrere a tutta la propria forza di volontà per darsi una disciplina. Alcuni, inoltre, soffrono di disturbi del sonno a causa della fame. Ma basta assumere una tisana, magari rilassante, per riempire lo stomaco e dormire sonni tranquilli.